Il DIPARTIMENTO ha come principali ambiti di ricerca:

a) Le lingue e le letterature classiche e moderne. Oggetto di studio sono i testi e la loro codificazione e trasmissione nelle variabili cronotopiche. Attenzione particolare è riservata alla produzione, circolazione, ricezione e attualizzazione del comune patrimonio culturale. I fenomeni linguistici sono affrontati nel loro divenire storico sia nei testi scritti che nella comunicazione orale di epoca contemporanea. La ricerca si sviluppa mediante l’analisi filologico-linguistica e storico-critica secondo una prospettiva comparatistica applicata alle lingue e alle letterature dall’antichità alla contemporaneità.

Lo studio delle lingue e delle letterature greca e latina è condotto con l’ausilio delle scienze concorrenti alla costituzione, all’analisi e all’esegesi del testo letterario e documentario, nel contesto storico-culturale delle età antica, classica e tardoantica.

La tradizione classica e le lingue e le letterature europee sono esaminate nella loro continuità ed evoluzione tematica ed espressiva sino agli esiti attuali nelle varianti culturali e linguistiche moderne. Tale indirizzo di ricerca trova la sua naturale estensione nel più vasto campo di indagine delle lingue e delle letterature extraeuropee, anche in rapporto agli attuali processi di mondializzazione.

La lingua e la letteratura italiana vengono indagate in relazione alla storia d’Italia dall’età medievale a quella contemporanea. La lingua italiana è studiata diacronicamente dal latino volgare alla formazione delle lingue e parlate locali fino alla costituzione di una lingua comune e delle varietà dialettali. La letteratura italiana, considerata geneticamente in rapporto alle lingue e alle letterature mediolatine e romanze, è indagata nella sua dimensione storica e sociale, nelle sue componenti formali (generi letterari, scelte stilistiche, linguistiche e metriche) e nei suoi contatti con le letterature europee moderne.

Le lingue e le letterature europee ed extraeuropee sono analizzate come fenomeni interessati da variabili di ordine storico e geografico. Grande rilievo è dato al testo, da cui si sviluppa il discorso linguistico e letterario recepito nei diversi paradigmi di “letterarietà” (generi, codici e tecniche, tropi e figure). L’attenzione alla dimensione semiotica del testo procede in parallelo con la considerazione del ruolo “mediatore” delle lingue. L’acquisizione di competenze comunicative internazionali come parte integrante dell’identità europea costruita sul plurilinguismo costituisce, infatti, uno dei fondamenti del DIPARTIMENTO.

Particolare importanza è riconosciuta alle filologie come discipline essenziali per la storia della redazione e trasmissione dei testi e per la loro edizione critica, e alla linguistica, come analisi e studio delle lingue e dei processi cognitivi e sociali legati alla comunicazione verbale.

 b) Le discipline storiche e geografiche. Queste discipline sono premessa necessaria per gli studi umanistici nella prospettiva storico-critica. La ricerca storica si rivolge ai fenomeni sociali ed economici, politici ed istituzionali, culturali e religiosi dall’antichità al mondo contemporaneo.

Il DIPARTIMENTO privilegia lo studio critico delle fonti scritte proprie delle varie epoche e delle testimonianze monumentali e orali; dedica inoltre particolare attenzione alle istituzioni della memoria (archivi e biblioteche). Lo studio delle fonti e la ricostruzione dei fenomeni storici sono condotti alla luce della tradizione storiografica e del dibattito attuale anche nei suoi aspetti teorici e metodologici. Dalla ricerca storica dipende la riflessione critica sulla memoria come fondamento delle identità collettive. Collegati agli studi storici sono quelli geografici con i quali interagiscono nell’analisi delle forme d’organizzazione territoriale e paesistica con particolare riferimento al rapporto uomo-ambiente delle componenti fisico-ambientali, socioeconomiche, politico-amministrative e con valenze teoriche e applicative funzionali alla pianificazione e alla programmazione. Strumento indispensabile di analisi per lo studio dei fenomeni demografici, delle strutture della popolazione e dell’insediamento è la cartografia, in particolare quella tematica, che si integra con la costruzione di sistemi informativi geografici (GIS) e con le tecniche dell’imaging multimediale.

c) Archeologia e storia delle arti. I fenomeni storico-artistici dall’antichità alla contemporaneità sono studiati in relazione alle parallele vicende storiche e letterarie. Principale obiettivo è favorire una lettura dinamica delle testimonianze d’arte, viste non solo come prodotti individuali dello spirito, ma anche come linguaggi e forme di espressione correlati ai contesti storici, sociali, economici, religiosi e culturali. Perseguire in modo programmatico obiettivi di ricerca basati sull’interazione fra varie specificità e competenze non può che rafforzare la qualità progettuale, la portata operativa e soprattutto il profilo della didattica. Pertanto l’attività del DIPARTIMENTO si rivolge sia agli ambiti nazionali e sovranazionali, sia al territorio regionale, depositario di un patrimonio diffuso (anche in termini museali) di archeologia e d’arte medievale e moderna. Così strutturato, l’ambito archeologico e storico-artistico può soddisfare un’utenza decisamente ampia e fornire consulenze nel settore degli scavi archeologici, della museologia, della organizzazione di mostre d’arte, della costruzione di prodotti editoriali, della promozione di eventi finalizzati allo studio e alla valorizzazione dei beni culturali; può inoltre assicurare una specifica preparazione per accedere alle Soprintendenze e ai ruoli direttivi dei musei. All’ambito disciplinare storico-artistico appartengono anche il settore musicologico e quello teatrale, settori che hanno significative connessioni sia con la tradizione classica che con l’arte medievale e moderna (ed anche con altre aree, come la storica e la linguistico-letteraria). Gli ambiti di ricerca privilegiati sono le civiltà classiche, l’alto e il basso Medioevo, il Rinascimento, l’arte moderna e contemporanea, la storia della musica antica e moderna, il teatro e lo spettacolo.

Lo stretto legame che tradizionalmente unisce la Filologia e lo studio delle Letterature classiche, l’Archeologia e la Storia antica orienta le ricerche nel campo delle Scienze dell’Antichità. Tale legame, determinato dalla particolare natura della documentazione e dei problemi ermeneutici e storici, conferisce alla ricerca sul mondo antico una sua peculiarità.